Amministrazione a giorni alterni – Mercato Immobiliare e Area Novello – Ex Mercato Ortofrutticolo

Cesena - Perimetro Urbano & Area interessata Progetto Eco-Novello.
Cesena – Perimetro Urbano & Area interessata Progetto Eco-Novello.

Nei giorni scorsi, l’Amministrazione cesenate ha deciso di negare la trasformazione dell’area in località Case Frini (che si colloca ad est dell’area Montefiore) con apposito Accordo di Programma in variante al PRG vigente, che prevede la realizzazione di un intervento misto residenziale e due strutture commerciali non alimentari da 2500 mq e la cessione al Comune di 10 alloggi di edilizia residenziale sociale per mq. 750. Le motivazioni del diniego, utilizzate dall’  Amministrazione sembrano poco coerenti con scelte già intraprese.

Tra le motivazioni del rigetto si legge che “… il perdurare della crisi immobiliare, sia nel settore delle costruzioni residenziali che produttive/commerciali, pone molti dubbi sull’effettiva capacità del mercato di assorbire ulteriori quote di nuove costruzioni e nuove quote di superfici commerciali;”.

Ci si chiede perché negare questo accordo di programma (che prevede la cessione al Comune di 10 appartamenti) sulla base di queste giuste considerazioni, mentre il grande quartiere Novello, che prevede ben oltre 300 alloggi in social housing di fronte al comparto Europa è stato difeso a spada tratta dal PD, anche sul presupposto della capacità del mercato immobiliare di assorbire i nuovi appartamenti, con la contrarietà di tutte le opposizioni, nonostante non sia stato chiarito il reale costo al mq calpestabile degli alloggi, nonostante il trend demografico sia stazionario se non in decrescita e nonostante ci sia un patrimonio di case sfitte che supera le 3000 unità.

In breve, la lettura del mercato immobiliare ci sembra funzionare a senso alterno e cambiare a seconda del richiedente.

E poco importa se gli affitti previsti nel grande quartiere Novello non saranno accessibili alla domanda di case che proviene principalmente da famiglie al di sotto della fascia media.  Domande e considerazioni a cui l’Amministrazione ha sempre risposto in maniera superficiale, evasiva e poco argomentata, lasciando molte perplessità e zone grigie (come la non meglio identificata “fascia grigia”, termine usato dall’Amministrazione per definire in modo generico i destinatari dell’operazione immobiliare Novello).

Sorge spontanea una domanda: ma se l’Amministrazione ha molti dubbi, in virtù del perdurare delle crisi immobiliare, sull’effettiva capacità del mercato di assorbire ulteriori quote di nuove costruzioni, questi dubbi non dovrebbero esserci anche per la grande opera Novello ? Non sarebbe inoltre opportuno che l’Amministrazione, come più volte sottolineato e proposto da Cesena Siamo Noi e da tutta l’opposizione, si fermi con questo progetto prima che sia troppo tardi?

Se il mercato è saturo, come andiamo dicendo da tempo, e la stessa Amministrazione lo dichiara, qual è l’interesse della città nel procedere alla realizzazione di questa spropositata operazione immobiliare? Sembra proprio che alla forza delle idee si sostituisca quella del vento, che fa cambiare direzione della bandiera a seconda della direzione da cui proviene!

08 febbraio 2017, Cesena  – Movimento Cesena SìAmo Noi

Info.cesenasiamonoi@gmail.com – www.cesenasiamonoi.it

INQUINAMENTO DELL’ARIA: AFFRONTIAMO IL PROBLEMA SENZA DIFESA D’UFFICIO

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Ci dispiace constatare che la replica dell’assessore all’ambiente Lucchi sul tema dei livelli di polveri sottili in città non entri nel merito del problema, limitandosi a tentativi di rassicurare i cittadini, senza fornire però dati concreti rassicuranti sulla situazione e sull’ impegno di questa Amministrazione nell’ affrontare il problema.

Abbiamo riportato un dato di realtà, uscito sulla stampa, relativo al  monitoraggio sulla qualità dell’aria, ed abbiamo evidenziato il perché non fosse esaustivo, contestualizzando i dati in base a competenze in materia.  Questo perché per fare le pianificazioni strutturali di cui parla l’assessore è necessario conoscere il livello reale del problema. Come si fa a riferire in Regione se non si utilizzano gli stessi parametri di misurazione ?Ci dispiace constatare che la replica dell’assessore all’ambiente Lucchi sul tema dei livelli di polveri sottili in città non entri nel merito del problema, limitandosi a tentativi di rassicurare i cittadini, senza fornire però dati concreti rassicuranti sulla situazione e sull’impegno di questa Amministrazione nell’affrontare il problema.

Non siamo i soli in città ad aver sollevato il problema delle centraline. Speriamo ora che l’Assessore e la giunta vogliano affrontarlo in maniera trasparente e netta, senza sviare verso l’inutile polemica verso chi pone questioni.

Incoronare Cesena come la meno inquinata, senza utilizzare gli stessi parametri di misura delle altre città, non risolve il problema, come non lo faranno politiche di mobilità sostenibili praticate, a nostro giudizio, a macchia di leopardo, ma questo attiene alla pianificazione.

E’ evidente che se il monitoraggio non viene effettuato nei luoghi di maggiore intensità di traffico, non può dare un quadro esauriente della qualità dell’aria nella nostra città. E questo non significa che i monitoraggi non vengano effettuati in modo serio, ma vuol dimostrare che tali indagini   sono condotte in modo da non evidenziare le zone di maggiore criticità.  Prendiamo ad esempio la già citata via Padre Vicinio da Sarsina, una vera e propria circonvallazione,  su cui si affaccia tra l’altro la scuola del Sacro Cuore , trafficata giorno e notte,   possiamo forse  dire   che anche qui   si sono verificati solo i 5 fatidici sforamenti, che hanno decretato Cesena il capoluogo meno inquinato dell’Emilia Romagna,  come  Sindaco ed Assessore hanno ripetutamente sottolineato,  tanto per rassicurarci? O il quadro è ben diverso?

Possiamo attestare con certezza che  i bambini che frequentano tale scuola respirano  un’aria accettabile e che la loro salute è  tutelata?   Per di più basandoci  su  dati, che si vorrebbero  validi per tutti, secondo l’arcinota legge  statistica   del pollo e del mezzo pollo? Come può essere garantito il diritto ad una migliore qualità di vita agli abitanti della Cervese, della via Emilia, della via Ravennate,  quando non viene loro nemmeno garantito il diritto di conoscere l’esatta condizione in cui   vivono?

Come può l’assessore Lucchi attestare che non è la posizione delle centraline a fare la differenza? Ha forse predisposto una campagna di indagine sulla qualità dell’aria nelle zone in cui vivono le persone più esposte?  Eppure dovrebbe essere    compito precipuo della Pubblica Amministrazione quello di farsi carico delle persone più fragili o più a rischio, anziché emanare proclami di rassicurazione, spesso contro ogni evidenza, in tema  ambientale ( e non solo).

A nostro avviso, le comunicazioni che non entrano nel merito potrebbero sembrare maldestri tentativi per non far aumentare nella comunità la percezione del rischio e con essa anche la conseguente constatazione  dei mancati provvedimenti atti a farvi fronte.

Cesena, 6 febbraio 2017, Movimento Cesena Siamo Noi

Inquinamento e polveri sottili.

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Vorrei portare alcune riflessioni in merito al tema in oggetto, partendo dalle dichiarazioni di Sindaco e Assessore all’Ambiente che evidenziano come “Cesena sia la città capoluogo con il minore numero di sforamenti in Emilia Romagna”.
 
Seguo con interesse da più di dieci anni il tema dell’inquinamento atmosferico e dei sistemi di monitoraggio.
Cesena aveva sino al 2007 due centraline di rilevamento: una posta lungo la via Emilia (in corrispondenza dell’attuale rotonda San Pietro) ed una come stazione di fondo (piazza Almerici di fronte alla biblioteca).
Dal 2008 la stazione di monitoraggio lungo la Via Emilia fu rimossa: dunque da 10 anni Cesena non ha più stazioni che rilevano le polveri sottili lungo strade trafficate.
Ricordo che negli anni 2006 e 2007 la stazione da traffico di Cesena presentava un numero di sforamenti da maglia nera in Regione: rispettivamente 123 e 103, a fronte di un limite di massimo 35 giorni di non superamento.

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