10/12/17 – CONDANNA AD OGNI VIOLENZA DOPO I TAFFERUGLI DI FORLI’

Dopo i momenti di tensione di ieri a Forlì e i tafferugli fra attivisti di Forza Nuova, autorizzati alla raccolta di firme contro l’immigrazione, ed esponenti di FIOM CGL , sfociati poi in scontro fisico, per fortuna arginato in breve, CesenaSiamoNoi condanna la violenza senza esitazioni.

Siamo colpiti che anche in Romagna, terra di grande tradizione democratica, possano accadere questi episodi connotati dall’intimidazione, dalla logica del muro contro muro. Siamo solidali e vicini soprattutto con chi è uscito contuso dallo scontro: il segretario della FIOM Cgil Gianni Cotugno.

Violenza e aggressione, da qualsiasi parte provengano, non sono accettabili in un contesto democratico, anche di fronte a possibili provocazioni, perché stanno inevitabilmente su livelli differenti.

In questo momento storico di ogni cittadino italiano ed europeo non deve dimenticare la propria matrice culturale nella cifra filosofica della tolleranza, del dialogo e dell’accoglienza, per non cadere nelle trappole costanti e a quanto pare crescenti del contrapporsi in fazioni opposte. Di fronte a problemi che potrebbero essere strumentalizzati per costruire consenso agli estremismi, dobbiamo opporre quotidianamente la ricetta dell’antifascismo pacifista, non violento e dialogante, perché queste sono le nostre radici politiche e culturali e questo è lo scenario in cui sedare i prodromi di ogni conflitto.

L’episodio nella civilissima Forlì testimonia purtroppo di come le piazze si siano trasformate in presidi di polizia e luoghi di tensione. Sulla violenza, le forze dell’ordine devono intervenire per mantenere l’ordine pubblico se minacciato e assicurare alla giustizia i responsabili – persone o associazioni che avallano questi metodi-  a norma di legge.  Prendiamo le distanze inoltre dal clima di tensione, che getta benzina sul fuoco di questa violenza latente e ottiene l’effetto contrario: su questo invitiamo ad approfondire la riflessione senza strumentalizzazioni e cercando strumenti diversi che indaghino le cause, favoriscano il dialogo e che rafforzino – e non limitino –  il confronto democratico.

Gli strumenti sinora messi in campo mostrano limiti evidenti e hanno effetti controproducenti: crediamo nelle iniziative culturali che mantengono viva la memoria storica e di nuovo chiediamo, come a settembre in occasione della discussione in consiglio a Cesena su questi temi, l’istituzione di un tavolo di lavoro con le forze dell’ordine, i quartieri, le associazioni e i cittadini per individuare zone sensibili e monitorare gli attuali protocolli di intervento in situazioni critiche, dal punto di vista della sicurezza e dell’ordine pubblico.

 Chi governa le nostre città deve costantemente allontanare politicamente ogni situazione di opposizione diretta “muro contro muro” e mantenere la regia della gestione democratica articolata in più voci, lavorando secondo principi di dialogo e tolleranza.

CSN, 10 dicembre 2017

25/11/17 – LOTTA ALLA VIOLENZA SULLE DONNE E ATTIVAZIONE CODICE ROSA

Il movimento Cesena SìAmo Noi esprime la propria adesione alle iniziative di sensibilizzazione sulla lotta contro la violenza sulle donne: si tratta di una problematica cosi ancora diffusa e quotidianamente dilagante, spesso nascostamente, che ogni iniziativa che porti luce sul problema e su possibili modi di affrontarlo crediamo sia importante.

Per avere un quadro della problematica, a livello locale, basti pensare che i casi relativi a donne vittime di violenza che si sono rivolte al Pronto Soccorso nel corso del 2016 sono stati 340 cioè quasi un caso o una segnalazione al giorno! Questo dato, rilevato manualmente dal personale del Pronto Soccorso che ha passato in rassegna le singole cartelle cliniche è considerato sottostimato a causa della reticenza delle vittime a confessare la violenza subita, emerge grazie ad un incontro sulle donne vittime di violenza che si rivolgono al Pronto Soccorso, richiesto dal Comitato Consultivo Misto.

Questo dato da solo ci fa capire come sia indubbia l’esigenza di un potenziamento degli attuali strumenti di monitoraggio, di ascolto e di intervento nelle situazioni critiche, che vedono molte donne ancora vittime di abusi quotidianamente.

Nel corso degli ultimi mesi abbiamo cercato di approfondire, tramite accesso agli atti, alcuni aspetti di una vicenda complessa che ha al suo centro di solito nuclei familiari in stato di fragilità e che necessitano aiuto.

Nel prossimo consiglio comunale chiederemo chiarimenti, tramite interpellanza alla Giunta, sulle politiche messe in atto all’interno del Comune, Consultorio, Pronto Soccorso, Centro Donna, Polizia di Stato, Carabinieri ecc., al fine di monitorare la situazione relativa alla violenza sulle donne ed elaborare strategie efficaci per affrontare la problematica.

In particolare, chiederemo conto nuovamente (dopo averlo fatto nel 2016) dei sistemi di segnalazione dei casi al Pronto Soccorso per verificare che sia ora possibile la classificazione specifica dei traumi e lesioni gravi connesse a violenza e che queste segnalazioni siano in un database condiviso tra Pronto Soccorso e Centro Donna: tutto questo è passo indispensabile per monitorare la situazione relativa alla violenza sulle donne ed elaborare strategie efficaci per affrontare la problematica.

Inoltre, chiederemo con questa interpellanza che il comune di Cesena si attivi a sviluppare il “Codice Rosa” cioè di adeguarsi alle disposizioni nazionali e regionali per far allestire all’interno del Pronto Soccorso di Cesena una stanza per le donne/bambini vittime di violenza alla quale accedano poi tutti gli specialisti (infermieri, ostetriche, medici, assistenti sociali, psicologi, magistrati, ufficiali di Polizia giudiziaria ecc.) preparati ad accogliere le necessità specifiche.

È notizia recente che la Regione Emilia-Romagna, a partire dal 2018, è destinataria di un finanziamento che verrà impiegato per supportare diverse linee di azione fra cui la formazione biennale del personale che opera nei Pronto Soccorso degli Ospedali, dei 118 e della rete di riferimento (ospedaliera e territoriale sanitaria e sociale) al fine di migliorare le capacità di accoglienza delle donne che subiscono violenza.

Ci sembra opportuno, nella situazione del nostro Pronto Soccorso, non perdere questa occasione per poter intercettare e raggiungere il maggior numero possibile di donne, nel luogo dove purtroppo chi subisce violenza rischia di approdare, come ci conferma anche il dato di Cesena.

Movimento Cesena SìAmo Noi

25 novembre 2017

04/11/17 – CENTRO CINEMA E CINETECA: RAPPORTO SBILANCIATO NELLA NUOVA CONVENZIONE 

Il rinnovo della convenzione con la Cineteca di Bologna è stato presentato giorni fa in incontri pubblici e in commissione consiliare. Come CSN abbiamo evidenziato, sulla base delle informazioni parziali fornite ai consiglieri, criticità, già evidenti nel 2015, che, unici tra le forze politiche, abbiamo segnalato in commissione.

La Cineteca bolognese è partner competente nella conservazione delle pellicole e nella programmazione e con Cesena ha collaborato già in passato, ma dissentiamo nettamente in ordine al rapporto sbilanciato, che si è voluto instaurare tra la Cineteca e il nostro centro cinema. La convenzione con Bologna verrà infatti rinnovata per 4 anni, con un aumento di fondi a 80.000 euro l’anno, dopo quelli per la Malatestiana e il Teatro Bonci, in pratica il maggiore finanziamento in città per un istituto culturale. Quale futuro si profila a lungo termine per il Centro Cinema se continuiamo ad affidarci alla curatela bolognese, senza investire stabilmente nel “nostro”, sia come risorse umane che come valorizzazione dell’esperienza accumulate in più di un trentennio di attività nel territorio?

Sulle attività di riordino e schedatura dell’archivio, svolte in passato dall’ente regionale preposto l’IBC, segnaliamo all’assessorato scarsa chiarezza di compiti e di finanziamenti. La cineteca dovrebbe occuparsi di digitalizzazione e imbustamento dei negativi, ma perché questa attività non può essere svolta a Cesena, potenziando le attività già svolte in passato in Malatestiana sui suoi fondi?

Da tempo infatti chiediamo che la Biblioteca si attrezzi con laboratori suoi per poter svolgere e far svolgere questo tipo di attività, che coniuga fondi storici e nuove tecnologie. Ci appare incomprensibile, prima ancora che illogica e un puro spreco, la scelta di adeguamento del Terzo Lotto della Malatestiana a centro cinema (con una sala di proiezioni) che pure, come noto, ha una sua sede, invece che a funzioni avanzate di biblioteca, laboratori e spazi per ragazzi e bambini.

Vi è poi lo scarso investimento sul personale locale, a cui dipende il futuro dell’archivio, che viene potenziato riguardo ad un solo aspetto, la didattica, che, per quanto vitale, non può divenire l’attività unica. L’ufficio cinema ha attualmente, nell’unica figura rimasta del direttore, un patrimonio di procedure, conoscenze, competenze e relazioni che, se non verrà tramandato nei prossimi anni, si prefigura come una perdita immane che va affrontata subito.

I dati di affluenza a eventi e rassegne degli ultimi due anni vengono presentati per sottolineare il trend positivo, ma il periodo di riferimento è limitato per capire le potenzialità reali e non tiene conto dei forti tagli degli anni precedenti, di cui la responsabilità politica ricade in campo a giunte PD ed alleati. Hanno tolto acqua al cavallo e il cavallo ha rischiato di stramazzare a terra. Ha resistito solo grazie all’abnegazione di chi, nonostante il disinvestimento da parte dei superiori politici e amministrativi, ha lavorato con passione e competenza.

Ci chiediamo perché si sia deciso di investire sull’affidamento esterno, piuttosto che sul potenziamento di un Centro Cinema Città di Cesena 2.0 o anzi 3.0, che torni a radicarsi nel futuro della città. Questa sorta di “esternalizzazione” , che porta ad operazioni come il cambio di nome e marchio di fabbrica per il concorso Cliciak, ci viene presentata come una necessità: per guardare al futuro e al di fuori dei confini locali. Al contrario Lucchi & Co. con questa convenzione esprimono una visione di breve durata, quella della convenzione e della volontà di gestire in esterno le attività del centro, e di corto raggio, senza consapevolezza delle innumerevoli collaborazioni che il centro cinema ha da sempre coltivato e che tradisce il naturale territorio di riferimento, la Romagna. E’ centrale per CSN che, invece di una delega ad altri, si attui un coordinamento con i comuni vicini, Rimini, Forlì, Ravenna, Faenza su questo tema, dove Cesena abbia una sua autonomia e ruolo. Altrimenti Destinazione Turistica Romagna, obiettivo dichiarato di questa amministrazione, rischia di essere solo un lustrino da sbandierare sotto gli occhi dei creduloni.

CSN chiede sia attivato questo percorso operativo con gli altri comuni romagnoli, che i finanziamenti vengano investiti impiegando personale per l’archivio e un referente competente per la programmazione in collaborazione con la cineteca, che si investa in un laboratorio di digitalizzazione in città e si attivi un comitato scientifico di esperti che conosca il centro cinema e collabori alla ideazione e programmazione delle attività. Riguardo alla società civile, ci auguriamo che si possa dar vita ad un’associazione di Amici del San Biagio. Cesena deve mantenere la regia della gestione e della programmazione in relazione ad uno dei patrimoni per cui va giustamente orgogliosa.

Cesena SìAmo Noi, 4 novembre 2017