AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE. INCONTRI SUL BILANCIO COMUNALE DAL 4 DICEMBRE

Palazzo comunale di Cesena

Mercoledì 4 e lunedì 9 dicembre Cesena Siamo noi organizza due incontri sul tema “amministrazione trasparente”, su come orientarsi nella lettura del bilancio comunale e sull’analisi di alcune voci del Comune di Cesena.

Gli incontri saranno alle 18.30 e riprendono le nostre rassegne dei “Trenta minuti con..” e di Scuola di Politica: l’intento è di affrontare un punto centrale per valutare le politiche in atto, ovvero come vengono amministrate entrate, spese e investimenti di un ente locale. Saranno incontri brevi che tenteranno di affrontare con leggerezza un tema complesso e termineranno con un piccolo buffet aperitivo a offerta libera. 

Se la partecipazione ci incoraggerà proseguiremo con altri incontri sempre su questo tema. Le serate saranno in concomitanza con la presentazione del bilancio di previsione e del DUP 2019-22 che verrà approvato entro la fine di dicembre.

La cittadinanza e’ invitata. Ingresso gratuito.

CALENDARIO
Ecco tutti i prossimi appuntamenti

Mer 4 dicembre 18.30
Rassegna: Scuola di Politica
“Amministrazione Trasparente: Una lettura del bilancio comunale”. Con ospiti e aperitivo.

Ven 6 dicembre 20.30
“I Quartieri per Cesena Siamo Noi” – con il gruppo Quartieri CSN

Lun 9 dicembre 18.30
Rassegna: Scuola di politica
“Amministrazione Trasparente: Una lettura del Bilancio del Comune di Cesena”. Con ospiti e aperitivo.

Sab 14 dic ore 15.30
Rassegna: Alberi, ambiente, città: punti di vista a confronto
“Dall’Italsider all’Ilva, sulla pelle dei cittadini” – Con l’avv. Daniela Montano.
Brindisi finale prenatalizio con aperitivo

RETTE NIDO E MATERNE: COSTI NON EQUI E MANCATI INVESTIMENTI SUI SERVIZI

Preceduta da un anno di campagna elettorale, è arrivata in commissione e in consiglio, la proposta della maggioranza sulla gratuità delle rette scolastiche: oggetto di un confronto ampio, ma purtroppo condito da demagogia a scapito dei numeri, da parte dei proponenti.

La scuola pubblica come servizio primario gratuito per tutti è certo un principio condivisibile, realizzato in alcuni paesi. Nella realtà locale, il principio si riduce a una manovra che, di fatto, conserva il pagamento della maggiore quota di cui è composta la retta (il servizio mensa), non realizza appieno il principio di contribuzione proporzionale alla capacità di spesa e non migliora la qualità dei servizi e degli istituti scolastici.

Come CSN, abbiamo affrontato questo dibattito facendo attenzione non solo al principio generale della gratuità della scuola ma alla verifica concreta della sua applicazione, andando oltre agli slogan elettorali. Siamo favorevoli agli interventi sulla scuola, ma ci chiediamo quale sia l’obiettivo più importante: scontare in maniera trasversale o usare una misura più perequativa per offrire servizi di migliore qualità a tutti? Crediamo non sia possibile, in una fase di crisi economica, togliere fondi alle scuole per dare riduzioni spalmate sulle famiglie in modo non equo: l’effetto concreto della delibera sarà di dare maggiori sconti in cifre a chi ha ISEE più alto (o a chi non lo presenta affatto) e offrire invece una agevolazione più ridotta alle famiglie con ISEE medio e basso.

Per CSN era necessario ridurre l’onere a carico delle famiglie ma, in questo momento di forte crisi, occorre avere il coraggio di evitare sconti alle fasce con ISEE superiore a 50.000, concentrarsi sulle famiglie a basso e medio reddito e investire gli introiti restanti sul miglioramento delle scuole e dei servizi.  Ci è stato detto che poco è meglio che niente: ma se quel che c’è viene distribuito male, quel poco è anche ingiusto, ed sarebbe preferibile quindi cambiare metodo di distribuzione per garantire una maggiore equità ed evitare che si polarizzi sempre più il gap tra famiglie con capacità di spesa alta e bassa.

Per questo motivo abbiamo espresso parere non favorevole alla manovra, che andrà a distribuire in questo modo il prezioso contributo regionale di 360.000 euro per gli asili nido e il mancato introito sulle rette delle scuole materne di circa 827.000 euro, che vedranno anche una rimodulazione degli scaglioni ISEE. Per le materne, con i nuovi scaglioni, la maggioranza parla di uno sconto medio per famiglia di 50 euro: se analizziamo per fascia, vediamo che, a mo’ di esempio, chi paga oggi circa 70 euro, ne pagherà comunque circa 50 (su una base media di 20 pasti al mese e costo pasto al giorno di 2,50 euro), mentre chi paga 250 euro, ne pagherà circa 120 (quota pasto 5,50 euro). E’ evidente che la maggior parte degli introiti mancati dalle rette proverrà da famiglie che, fermo restando l’ISEE come principale criterio adottato ad oggi per misurare la capacità di spesa, non sono le più bisognose di questo aiuto finanziario.

Tutte le famiglie invece necessitano o vorrebbero una sempre migliore qualità dei servizi e dell’ambiente scolastico per i propri figli, reali pari opportunità per le spese accessorie spesso a carico delle famiglie. Accanto agli aspetti positivi del nostro sistema scolastico, i docenti e i ragazzi sperimentano quotidianamente le numerose problematiche, strutturali e gestionali, che condizionano l’attività e su cui va fatto un ordine di priorità: edifici datati, non antisismici, bassa qualità degli impianti, degli scarichi, riverbero acustico, servizio mensa con qualità del cibo scarsa; attività formative importanti  e forniture di materiale base che in alcuni casi devono essere coperte dai contributi delle famiglie.

Attualmente riteniamo insufficienti gli investimenti ad affrontare questi problemi. Quali saranno le conseguenze sugli anni futuri di questi mancati introiti? Ci è stato detto che verranno coperti dalle contravvenzioni, che dovremo quindi aspettarci in uso per le strade o in aumento e che, con una alta percentuale di insoluti, sono una voce di entrata poco solida come base per una copertura effettiva. Questa delibera è un’occasione mancata su un tema importante su cui CSN presenterà emendamenti al bilancio.

Cesena Siamo Noi

15 novembre 2019

Richieste ai candidati sindaco

Come ampiamente pubblicizzato dai media, Cesena Siamo Noi ha compiuto una scelta di campo ben precisa, mantenere la propria autonomia come terza forza politica della città, il terzo polo, quello civico, il cui programma non si riconosce completamente in nessuno dei due schieramenti contrapposti che Domenica 9 Giugno si sfideranno al Ballottaggio. Al fine di informare i cittadini (compresi i nostri elettori) e favorire un giudizio maggiormente consapevole, abbiamo inviato a entrambi i candidati sindaco, Andrea Rossi della coalizione di centrodestra e Enzo Lattuca della coalizione di centrosinistra, alcune domande che a nostro avviso sono importanti per il futuro della nostra città. Entrambi i candidati ci hanno cordialmente risposto inoltrandoci le loro puntuali considerazioni e il loro desiderio di impegno politico sui punti che abbiamo loro sottoposto e che sono per noi prioritari.

Qui sotto trovate le risposte che ci hanno formalmente inviato (mercoledì 5 Lattuca e giovedì 6 Rossi), pubblicate in forma integrale così da poterle scaricare e valutare separatamente, limitandoci a riproporre le domande pubblicamente poste Lunedì 3 Giugno.

RIPORTIAMO AL CENTRO DEL DIBATTITO I TEMI SCELTI DAI CITTADINI. COSA PROPONGONO I CANDIDATI SINDACO?

7 punti per i due candidati

1 Quali strumenti di partecipazione intendete mettere in atto? Condividete la necessità della presenza di un Urban Center a Cesena dove poter sviluppare e discutere pubblicamente i temi cittadini e della trasformazione urbana? Intendete prevedere i patti di collaborazione quale strumento per coinvolgere i cittadini nella cura fisica del territorio e della comunità, riducendone al minimo la burocrazia?

2 Sul patrimonio edilizio scolastico, quale sarà concretamente la pianificazione temporale della riqualificazione delle scuole esistenti, incluso l’adeguamento sismico?

3 Pensando al futuro delle giovani generazioni, al fine di migliorare la qualità dell’aria di questa città e contrastare i cambiamenti climatici, pensate fin da subito di realizzare interventi massivi di nuova piantumazione di alberi, come da noi proposto con la forestazione urbana? avete una proposta concreta per arrivare in tempi certi alla completa eliminazione dell’amianto presente ancora nel nostro comune nella misura di 6,5 mq a persona, estremamente pericoloso per la salute delle persone?

4 Cosa intendete fare per dare un ruolo centrale e attivo alle tante associazioni e realtà culturali presenti nel territorio e renderle participi alla progettazione culturale? Quanto e come intendete investire nelle attività culturali, visto che la nostra città è nelle ultime posizioni regionali per spesa pro-capite? Qual è la vostra visione relativa alla Biblioteca Malatestiana per spazi e attività nel prossimo futuro?

5 Intendete promuovere la creazione di un hub tra le imprese per avere un efficace punto informativo per le aziende cesenati del territorio potenziando l’ufficio attualmente dedicato ai Progetti Europei e investendo in formazione? Come intende promuovere il welfare sociale aziendale creando strumenti per favorire le imprese nell’intraprendere percorsi formativi e culturali innovativi, anche nei servizi ai dipendenti? Come intendete muovervi per favorire la lotta al caporalato?

6 Intendete promuovere in forma sperimentale i mercati di vicinato nelle frazioni e nei quartieri?   

7 Per il futuro si pone il tema della rigenerazione urbana, quale politiche metterete in atto per semplificare e favorire gli interventi sul patrimonio edilizio esistente, anche attraverso lo snellimento e la informatizzazione degli archivi comunali?