URBAN CENTER: APERTURA STAGIONE 2019-20 CON NUOVI APPUNTAMENTI

CSN presenta i nuovi appuntamenti della stagione 2019-20 del suo urban center Casa della Città in Galleria Oir 20

Dal 21 novembre riprendono i nostri incontri di approfondimento su temi legati alla città o all’attualità: temi su cui lavoriamo da anni e che sono stati centrali nella campagna elettorale (partecipazione, verde, quartieri, animali, urbanistica) e nuovi temi che nel futuro interesseranno la nostra città e non solo. 

Il nuovo ciclo è la naturale prosecuzione della bella esperienza già fatta alla Casa della Città che ci ha connotato, crediamo, come realtà aperta al dialogo e alla circolazione di idee e buone pratiche. 

Festeggiamo un anniversario importante per noi: esattamente due anni fa, sabato 18 novembre 2017 inauguravamo questo luogo come centro di approfondimento e pubblico confronto aperto a tutti, nel quale abbiamo organizzato oltre 60 eventi con imprenditori, artigiani, studiosi ed esperti delle più svariate discipline, riscontrando un notevole interesse di partecipazione e traendone ispirazione per molti temi di questo programma. 

Intendiamo proseguire con la nostra impostazione di apertura ai differenti pensieri che e’ alla  base della linea politica di Cesena Siamo Noi, che trova nell’integrazione e nelle differenze convergenti sui temi il suo punto di forza e la sua ragione di essere. 

Gli incontri saranno legati ad alcune tematiche che approfondiremo da diversi punti di vista e si intrecceranno nei prossimi mesi. 

Il primo è un ciclo di incontri su Alberi, ambiente, città: punti di vista a confronto, una serie di eventi pianificati, strutturati e pensati nel lungo periodo in maniera da sviluppare in città un serio dibattito, il più possibile compiuto e arricchito dai diversi punti di vista e sui differenti aspetti culturali, biologici, tecnici, manutentivi, paesaggistici e benefici per la salute. 


Giovedì 21 novembre alle 20.30 parleremo di Amazzonia con Padre Angelo Casadei, missionario della Consolata nella Colombia Amazzonica in una serata dal titolo “L’Amazzonia brucia. Un ambiente da preservare! Testimonianze dall’Amazzonia.Noi missionari della Consolata siamo arrivati nella selva amazzonica colombiana nel 1951 – ci ha raccontato – accompagnando la colonizzazione e le comunità indigene sfruttate e spesso maltrattate, mentre oggi la nostra presenza consiste nell’ascoltare il grido di una selva in agonia, imparare dagli stessi popoli originari che per millenni hanno saputo convivere in un perfetto equilibrio con la creazione, chiedendo «permesso» alla Madre Terra quando per alimentarsi, vestirsi, costruire la maloca (la casa comunitaria) la «feriscono».  


Sabato 14 dicembre alle 15.30 avremo un’altra testimonianza importante dall’avvocato Daniela Montano, che ha esercitato la professione nel campo della tutela dei minori a Taranto sino al 2015 quando si è trasferita a Cesena. Con lei parleremo di quanto avvenuto a Taranto negli ultimi anni (“Dall’Italsider all’Ilva sulla pelle dei cittadini”) che ci dà l’occasione di riflettere sul difficile ma necessario equilibrio tra ambiente e lavoro. Cosi racconta: “i nostri alberi sono sempre stati i camini dell’ITALSIDER. Poi dell’ILVA e, ancora dopo, di ARCELOR MITTAL. Taranto sarebbe innegabilmente una città votata al turismo, è la città dei Due Mari, la capitale della Magna Grecia, e invece la si è destinata al peggior modo di fare profitto. E così si sono sacrificati i cittadini e, in primis, i più vulnerabili: i bambini”. 


Mercoledì 4 e lunedì 9 dicembre avremo due incontri su come orientarsi nella lettura del bilancio comunale e sull’analisi di alcune voci del Comune di Cesena. Gli incontri saranno alle 18.30 e riprendono le nostre rassegne dei “Trenta minuti con..” e di Scuola di Politica: l’intento è di affrontare un punto centrale per valutare le politiche in atto, ovvero come vengono amministrate entrate, spese e investimenti di un ente locale. Saranno incontri brevi che tenteranno di affrontare con leggerezza un tema complesso e termineranno con un piccolo buffet aperitivo. Se la partecipazione ci incoraggerà proseguiremo con altri incontri sempre su questo tema.  Le serate saranno in concomitanza con la presentazione del bilancio di previsione e del DUP 2019-22 che verrà approvato entro la fine di dicembre.


Venerdì 6 dicembre alle 20.30 dedicheremo una serata ad un tema per noi importante, quello della partecipazione dei cittadini, presentando le proposte che abbiamo elaborato nei mesi scorsi per proporre una nostra idea di quartiere: Patti di Collaborazione, voto ai sedicenni, stanziamento di fondi ai quartieri per renderli operativi. Alcuni di questi sono temi che portiamo avanti da tempo e che erano nel nostro programma elettorale e che ci stiamo impegnando perché vengano recepite nel nuovo regolamento. 

CASA DELLA CITTÀ – URBAN CENTER – GALLERIA OIR 20 

CALENDARIO EVENTI

NOVEMBRE – DICEMBRE 2019

Gio 21 novembre 20.30

Rassegna: Alberi, ambiente, città: punti di vista a confronto

“L’Amazzonia brucia. Un ambiente da preservare! Testimonianze dall’Amazzonia” Ne parliamo con Padre Angelo Casadei, missionario della Consolata nella Colombia Amazzonica

Mer 4 dicembre 18.30 

Rassegna: Scuola di Politica 

 “Amministrazione Trasparente: Una lettura del bilancio comunale”. Con ospiti e aperitivo. 

Ven 6 dicembre 20.30

“I Quartieri per Cesena Siamo Noi” – con il gruppo Quartieri CSN

Lun 9 dicembre 18.30 

Rassegna: Scuola di politica

“Amministrazione Trasparente: Una lettura del Bilancio del Comune di Cesena”. Con ospiti e aperitivo. 

Sab 14 dic ore 15.30 

Rassegna: Alberi, ambiente, città: punti di vista a confronto

 “Dall’Italsider all’Ilva, sulla pelle dei cittadini” – Con l’avv. Daniela Montano. 

EVENTI 2020 – DATA DA DEFINIRE  

Rassegna: Economia in movimento

 “Welfare aziendale. Casi esemplari: Olivetti un precursore” – a cura di Marco Giangrandi, imprenditore.

Rassegna: Alberi, ambiente, città: punti di vista a confronto

Gli alberi in città: nascita ed evoluzione del verde pubblico urbano – con Valentina Orioli, architetto. 

Gli alberi d’Italia attraverso il viaggio – con Michele Giovagnoli 

Alberi come tessere del mosaico verde a Ferrara – con Giovanna Mattioli, architetto

Alberi che creano la vita e sorreggono il cielo: i servizi ecosistemici degli alberi e i benefici della forestazione urbana – con Rita Baraldi. 

Il progetto di paesaggio come progetto per il paesaggio – con Maria Luisa Cipriani, paesaggista

La manutenzione del verde urbano tra costi e buone pratiche – con Giovanni Poletti, dottore agronomo

Relazione fra città e campagna. Aspetti produttivi, paesaggistici e ricreativi. Le buone pratiche con Elisa Bottan, architetto, 

RETTE NIDO E MATERNE: COSTI NON EQUI E MANCATI INVESTIMENTI SUI SERVIZI

Preceduta da un anno di campagna elettorale, è arrivata in commissione e in consiglio, la proposta della maggioranza sulla gratuità delle rette scolastiche: oggetto di un confronto ampio, ma purtroppo condito da demagogia a scapito dei numeri, da parte dei proponenti.

La scuola pubblica come servizio primario gratuito per tutti è certo un principio condivisibile, realizzato in alcuni paesi. Nella realtà locale, il principio si riduce a una manovra che, di fatto, conserva il pagamento della maggiore quota di cui è composta la retta (il servizio mensa), non realizza appieno il principio di contribuzione proporzionale alla capacità di spesa e non migliora la qualità dei servizi e degli istituti scolastici.

Come CSN, abbiamo affrontato questo dibattito facendo attenzione non solo al principio generale della gratuità della scuola ma alla verifica concreta della sua applicazione, andando oltre agli slogan elettorali. Siamo favorevoli agli interventi sulla scuola, ma ci chiediamo quale sia l’obiettivo più importante: scontare in maniera trasversale o usare una misura più perequativa per offrire servizi di migliore qualità a tutti? Crediamo non sia possibile, in una fase di crisi economica, togliere fondi alle scuole per dare riduzioni spalmate sulle famiglie in modo non equo: l’effetto concreto della delibera sarà di dare maggiori sconti in cifre a chi ha ISEE più alto (o a chi non lo presenta affatto) e offrire invece una agevolazione più ridotta alle famiglie con ISEE medio e basso.

Per CSN era necessario ridurre l’onere a carico delle famiglie ma, in questo momento di forte crisi, occorre avere il coraggio di evitare sconti alle fasce con ISEE superiore a 50.000, concentrarsi sulle famiglie a basso e medio reddito e investire gli introiti restanti sul miglioramento delle scuole e dei servizi.  Ci è stato detto che poco è meglio che niente: ma se quel che c’è viene distribuito male, quel poco è anche ingiusto, ed sarebbe preferibile quindi cambiare metodo di distribuzione per garantire una maggiore equità ed evitare che si polarizzi sempre più il gap tra famiglie con capacità di spesa alta e bassa.

Per questo motivo abbiamo espresso parere non favorevole alla manovra, che andrà a distribuire in questo modo il prezioso contributo regionale di 360.000 euro per gli asili nido e il mancato introito sulle rette delle scuole materne di circa 827.000 euro, che vedranno anche una rimodulazione degli scaglioni ISEE. Per le materne, con i nuovi scaglioni, la maggioranza parla di uno sconto medio per famiglia di 50 euro: se analizziamo per fascia, vediamo che, a mo’ di esempio, chi paga oggi circa 70 euro, ne pagherà comunque circa 50 (su una base media di 20 pasti al mese e costo pasto al giorno di 2,50 euro), mentre chi paga 250 euro, ne pagherà circa 120 (quota pasto 5,50 euro). E’ evidente che la maggior parte degli introiti mancati dalle rette proverrà da famiglie che, fermo restando l’ISEE come principale criterio adottato ad oggi per misurare la capacità di spesa, non sono le più bisognose di questo aiuto finanziario.

Tutte le famiglie invece necessitano o vorrebbero una sempre migliore qualità dei servizi e dell’ambiente scolastico per i propri figli, reali pari opportunità per le spese accessorie spesso a carico delle famiglie. Accanto agli aspetti positivi del nostro sistema scolastico, i docenti e i ragazzi sperimentano quotidianamente le numerose problematiche, strutturali e gestionali, che condizionano l’attività e su cui va fatto un ordine di priorità: edifici datati, non antisismici, bassa qualità degli impianti, degli scarichi, riverbero acustico, servizio mensa con qualità del cibo scarsa; attività formative importanti  e forniture di materiale base che in alcuni casi devono essere coperte dai contributi delle famiglie.

Attualmente riteniamo insufficienti gli investimenti ad affrontare questi problemi. Quali saranno le conseguenze sugli anni futuri di questi mancati introiti? Ci è stato detto che verranno coperti dalle contravvenzioni, che dovremo quindi aspettarci in uso per le strade o in aumento e che, con una alta percentuale di insoluti, sono una voce di entrata poco solida come base per una copertura effettiva. Questa delibera è un’occasione mancata su un tema importante su cui CSN presenterà emendamenti al bilancio.

Cesena Siamo Noi

15 novembre 2019

L’Amazzonia Brucia, incontro pubblico

Avremo occasione di conoscere la storia di Padre Angelo Casadei, ospite di Cesena Siamo Noi presso la Casa della Città.

Padre Angelo Casadei nasce a Gambettola nel 1963, terzo di quattro fratelli.
Fin da ragazzo rimane affascinato dai racconti di un missionario che operava nella selva tanto da immaginare la missione come una grande avventura.
All’età di 15 anni entra nel seminario minore di Gambettola dove, sperimentando la vita comunitaria e leggendo la Parola di Dio, scopre nella missione l’annuncio di Gesù Cristo.
Dal 1989 al 1990 termina gli studi di teologia in Colombia dove scopre il valore della missione e i valori evangelici presenti nelle culture dei popoli locali. Arriva in Colombia come missionario della Consolata nel 2005.
Padre Angelo non si separa mai dalla sua Canon. Fotografa e filma tutto. E quando lo fa non passa inosservato dall’alto dei suoi 186 centimetri d’altezza. Avendo operato in Caquetà (a Remolino e San Vicente del Caguán) e in Putumayo (prima a La Tagua, oggi a Solano), il missionario è un testimone privilegiato di questa parte dell’Amazzonia che per anni è stata un feudo quasi inaccessibile delle «Forze armate rivoluzionarie di Colombia», le Farc. Per l’Amazzonia colombiana sono mutate molte cose. I missionari, presenti dalla metà del XVI secolo, già da tempo avevano cambiato le proprie modalità di lavoro. Scegliendo di schierarsi (con convinzione) a fianco dei popoli indigeni e in difesa di un ambiente unico.
“Oggi la missione la vivo nel posto più bello del mondo: nella selva amazzonica colombiana, un tempo considerata «la periferia del mondo», oggi «piazza centrale». Molti occhi sono puntati su questo giardino stupendo: chi per proteggerlo, chi per sfruttarne l’abbondante acqua e le immense ricchezze del suolo e sottosuolo.
Noi missionari della Consolata siamo arrivati nella selva amazzonica colombiana nel 1951 accompagnando la colonizzazione e le comunità indigene sfruttate e spesso maltrattate, mentre oggi la nostra presenza consiste nell’ascoltare il grido di una selva in agonia, imparare dagli stessi popoli originari che per millenni hanno saputo convivere in un perfetto equilibrio con la creazione, chiedendo «permesso» alla Madre Terra quando per alimentarsi, vestirsi, costruire la maloca (la casa comunitaria) la «feriscono».
La missione è come un corpo vivo in continua evoluzione, che ti pone delle domande, ti cambia e ti fa camminare.
Spetta a ciascuno di noi lasciarsi guidare. La strada è lunga, a volte faticosa, sembra di non vedere l’orizzonte ma fino adesso ne è valsa la pena.”
Padre Angelo Casadei

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