Secante lotto zero, mancanza di lungimiranza

Sulla viabilità del futuro non c’è dubbio che Cesena paga una immobilismo della politica locale che, dopo la realizzazione della secante, non ha saputo dare completamento alle grandi infrastrutture incompiute, scaricando sui cittadini residenti i disagi di traffico, inquinamento e rumore.

La vicenda Lotto Zero è emblematica di questo immobilismo, ed è indubbio che Cesena non abbia mai creduto in quest’opera. Già nel 2000 era pronto il progetto di ANAS, fatto su iniziativa dell’Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena, per i lavori di completamento della Secante di Cesena e il collegamento alla statale Via Emilia in località Diegaro. Progetto che aveva anche ottenuto la valutazione di impatto ambientale, ma che oggi non è più valido perché nel frattempo sono cambiati i parametri di larghezza e di sicurezza delle superstrade, quindi il progetto è completamente da rifare, con ulteriori oneri per la collettività. E’ evidentemente che la politica locale non ha saputo farsi carico di quest’opera e oggi, che il nostro territorio non ha rappresentanza a Roma, sarà ancora più difficile ottenere risposte in tempi brevi.

Nel frattempo, in mancanza di adeguate infrastrutture, a San Cristoforo la Giunta, e con essa i gruppi politici PD e Cesena 2024 che hanno votato favorevolmente la proposta portata in Consiglio Comunale,  accettano formalmente di insediare un nuovo grande centro per la logistica richiesto da ARCA su terreni agricoli: si tratta di un altro carico da 90 che andrà ulteriormente a gravare la vivibilità di questo territorio e dei cittadini. Ci sembra che tale scelta contrasti con le linee della nuova legge regionale che ha l’obiettivo di ridurre il consumo di suolo, e con essa le aspirazioni dei cittadini così come emerse chiaramente negli incontri pubblici partecipati del PUG e del PUMS, di aspirare ad una città dove la salute viene tutelata, con un eccellente livello della qualità ambientale e della vita.

Fatichiamo inoltre a comprendere le parole del sindaco quando dice che il progetto di ARCA  non è ancora stato presentato, come a rincuorare gli abitanti di San Cristoforo; come fa a sostenere questo quando il progetto è già stato presentato dalla società ARCA  in comune nel 2020 ed è passato sia in 2 commissione urbanistica che dal Consiglio Comunale?

Infine ci chiediamo se il centro logistico ARCA sarà vincolato alla effettiva realizzazione del lotto Zero della Secante, condizione minima necessaria per il suo insediamento, o sarà realizzato anche in sua assenza.

 

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