Variante al PRG Cesena

ANALISI CRITICA DELLO STRALCIO DELLA PREVISIONE INSEDIATIVA PER 39 AREE DELLA TRASFORMAZIONE.

Con l’ultima Variante di Piano Regolatore, la Giunta Comunale di Cesena decide di stralciare e riportare alla destinazione agricola tutte quelle nuove aree residenziali e produttive per le quali, a più di 10 anni dall’entrata in vigore del PRG 2000, non sarebbe ancora stato presentato alcun progetto di intervento. Secondo quanto dichiarato in Consiglio Comunale, l’obiettivo di questa manovra è proprio la riduzione del consumo di suolo agricolo, una delle proprie linee di indirizzo per la futura pianificazione comunale.

In realtà quanto dichiarato non sembra corrispondere del tutto al vero. Infatti:

  • alcune di queste aree (almeno 10) risultano in realtà del tutto o in parte urbanizzate, smentendo di fatto il “ritorno all’uso agricolo”; (FOTO)
  • altre 9 aree sono di piccole dimensioni e ubicate all’interno dei centri abitati, per cui risulta difficile ipotizzarne l’effettiva destinazione agricola; (FOTO)
  • consultando il portale web del Settore Urbanistica del Comune di Cesena, è possibile verificare che alcune aree di trasformazione per le quali è stato ipotizzato lo stralcio avevano, non solo avviato l’iter burocratico approvativo, ma avevano addirittura ottenuto una prima, seppure preliminare, approvazione. E questo è confermato anche dal fatto che sono giunte all’indirizzo dell’Amministrazione comunale le prime “manifestazioni di disappunto” da parte dei proprietari delle aree e dei tecnici che si erano impegnati nei progetti.

Inoltre ci sono diversi aspetti meno evidenti su cui è il caso di porre l’attenzione e che meritano alcune considerazioni.

  • Sulla base degli stessi criteri applicati per la scelta delle aree da stralciare, si sarebbe dovuto procedere alla verifica per lo stralcio di almeno altre tre aree di lottizzazione che, sempre da quanto emerge dal portale web del Settore Urbanistica, sono attualmente prive di un progetto approvato (05/20 AT3, 10/05 AT3-AT5 e 10/07 AT3). Inoltre la Variante in adozione non mette minimamente in discussione le numerose aree del cosiddetto Pregresso ’85. Alcune di queste, dopo quasi 30 anni dall’inserimento in Piano, non sono state nemmeno avviate (PIP C11 fase 2 di Pievesestina). (FOTO)

Per quali motivi queste previsioni non sono state inserite tra le aree stralciate?

  • Lo stralcio delle 39 Aree di Trasformazione comporta anche la cancellazione di due importanti previsioni: vengono eliminati oltre 4.500 mq di nuovi alloggi per l’edilizia popolare (ERP), pari a circa 60 appartamenti da 75 mq, e circa 107.000 mq di superficie destinati alle “politiche insediative di interesse pubblico”. Questi ultimi, se monetizzati dai privati, avrebbero potuto portare nelle casse pubbliche circa 3,6 milioni di euro.

In che modo saranno recuperate queste dotazioni pubbliche?

  • L’Assessore Moretti del PD ha dichiarato che tutte le aree interessate da questa “variante di salvaguardia” potranno ritornare in Piano a seguito di osservazione o anche mediante lo strumento dell’Accordo con i privati, vedendo così rivisti gli attuali indici edificatori.

Questo lascia intendere forse che ciò che esce dalla porta oggi in questa fase, rientrerà dal portone domani?

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