Cesena SiAmo Noi fa il punto sul complesso della Rocca Malatestiana.

 

Cattura

13 gennaio 2017

CESENASIAMONOI FA IL PUNTO SUL COMPLESSO DELLA ROCCA MALATESTIANA

 Non sembri strano parlare dell’anima dei luoghi perché di questo si tratta quando l’identità dei cittadini è secolarmente legata a un luogo come lo è nel caso della Rocca Malatestiana e citiamo pure James Hilmann perché il significato della bellezza e lo spirito che vivifica questo luogo è per i Cesenati secondo forse solo alla biblioteca Malatestiana.

La “gestione” – termine abusato e riduttivo- dell’associazione Aidoru della Rocca Malatestiana ha ravvivato l’anima della Rocca Malatestiana.. Con proficuo lavoro dal 2012 si sono raggiunti obiettivi previsti dalla convenzione in atto tra il comune e l’associazione,  fra i quali, in primis, l’aver quasi quadruplicato il numero annuale di persone (da 20.000 a più di 80.000 persone all’anno) che hanno fruito delle proposte artistiche, delle visite guidate, dei servizi di accoglienza, dei concerti.

La visione della Rocca Malatestiana come bene comune è stata potenziata innegabilmente, forte di una convenzione e una fiducia che garantiva un lavoro a lungo termine, con 5 anni di gestione in scadenza il 31 maggio 2017 rinnovabili di altri cinque previa disponibilità del Comune e dell’associazione.

PRIMA DOMANDA: PERCHÉ CAMBIARE UNA GESTIONE CHE HA LAVORATO BENE?

E’ evidente la necessità di chiarire da parte dell’amministrazione le motivazioni del mancato rinnovo di un contratto che presuppone, sin dagli inizi, una lunga collaborazione. Ci chiediamo perché, se vi erano aspetti non condivisi nella conduzione, non siano stati chiariti esplicitamente e in tempi utili sia ai gestori che per la continuità gestionale del sito. La modalità con cui vengono stipulati, monitorate e rinnovate (o meno) le convenzioni e i contratti con soggetti esterni crediamo siano un tema centrale nel dibattito sulla trasparenza che coinvolge la pubblica amministrazione, soprattutto in un momento in cui questi affidamenti si fanno più numerosi e necessari per l’ente pubblico.

SECONDA DOMANDA: COME SI PUÒ ACCETTARE CHE QUESTO RITARDO VANIFICHI IL LAVORO DI VALORIZZAZIONE DELLA ROCCA FATTO DAL 2012 ?

Ora quindi non si capisce come mai questa impresa culturale, che ha lavorato bene, debba vivere i prossimi mesi, fino a fine maggio 2017, senza sapere cosa succederà perché ancora la giunta Pd- non si è espressa sulla continuità, oppure lanciando nuovamente e in tempi corretti un nuovo bando di gestione. Se ritenuto necessario il bando andava fatto entro giugno 2016!

Silenzio assoluto purtroppo finchè la questione non è emersa nella commissione consiliare, grazie alla presentazione da parte di Aidoru del proprio operato e grazie a passaggi mediatici. Purtroppo l’assessore Castorri e il suo gruppo di lavoro hanno completamente mancato questo appuntamento e sottostimato il tema. Chiunque lavori nel settore della progettazione culturale sa che essere incerti ora, a gennaio 2017, significa potenzialmente compromettere l’efficacia del  calendario di attività – eventi estivi. Ormai le realtà che si occupano di queste progettualità culturali e turistiche, anche come indicato a livello ministeriale, lavorano con piani triennali.

TERZA DOMANDA: PERCHÉ NON SI INVESTONO CONCRETE RISORSE PER RENDERE PIÙ ACCESSIBILE LA ROCCA?

Occorre avere una logica di sistema ed è quasi pletorico, tanto è ovvio, segnalare l’esigenza di una navetta che porti i visitatori da due o tre punti strategici della città verso la Rocca. Occorre aprire un mini tavolo di lavoro con Start. Perché uno dei siti culturali identitari della nostra città non è incluso in alcuna linea del trasporto pubblico?  Vale la pena farlo.

QUARTA DOMANDA: PERCHÉ NON SI AFFRONTA IL PROGETTO DEL PARCO DELLA RIMEMBRANZA CON LA CURA DI UN PROGETTO PAESAGGISTICO?

Occorre un progetto di manutenzione straordinaria del parco che includa anche un netto miglioramento dei percorsi pedonali verso la Rocca e ne garantisca una fruizione in sicurezza. Abbiamo a Cesena una facoltà di agraria e una facoltà di architettura che, insieme ai cittadini, potrebbero attivarsi per la rinascita del parco della rimembranza. In Italia sono fra l’altro ormai numerose le esperienze di ritrovata coesione sociale a partire dalla gestione degli spazi aperti.

Già nei comunicati del Sindaco nel 2012,il Parco doveva essere al centro della nuova programmazione. Come è possibile che 5 anni dopo il Parco sia in uno stato precario di sicurezza e manutenzione? Ricordiamo che questi aspetti sono rimasti in carico esclusivamente al Comune, competendo eventualmente all’associazione solo iniziative di valorizzazione che possono aver luogo solo in condizioni di accessibilità e sicurezza.

QUINTA DOMANDA: COME MAI NON ESISTE UNA REGIA COMUNICATIVA CHE PROMUOVA LA ROCCA A TUTTI I LIVELLI, DAL LIVELLO REGIONALE A QUELLO INTERNAZIONALE?

Non possiamo pensare che questo aspetto possa essere dato in gestione ad associazioni a costo zero! Ad oggi non pare esistano sinergie di sorta e sia la promozione pubblicitaria che la segnaletica, in senso topografico, sono ampiamente migliorabili.

SESTA DOMANDA: COME SI PUÒ ACCETTARE CHE SI PERDANO I POSTI DI LAVORO CHE QUESTA IMPRESA CULTURALE – AIDORU- HA CREATO?

Durante la presentazione dell’associazione Aidoru del proprio lavoro, in terza Commissione, davanti a consiglieri e davanti all’assessore Castorri, la preoccupazione di questi giovani professionisti per il proprio futuro era tangibile e umanamente, oltre che eticamente, molto condivisibile. Nemmeno gli ottocenteschi padroni della filanda avrebbero forse privato questi lavoratori di una prospettiva futura espressa con trasparenza e tempi giusti!

Il bando pubblico per l’affidamento di incarichi è strumento efficace di trasparenza e garanzia di qualità senza sprechi, se mira realmente a garantire qualità e contenimento delle spese individuando il migliore affidatario possibile rispetto alla tutela e fruizione del bene pubblico, in questo caso centrale per la nostra città.

Come Cesena SiAmo Noi ribadiamo il nostro sostegno alla continuità della gestione attuale della Rocca. Il tempo per un immotivato cambiamento è scaduto da mesi.

Molte sono le risorse che vanno investite ma non certo in questo cambio, dai motivi opachi e lesivo per Cesena.