INQUINAMENTO DELL’ARIA: AFFRONTIAMO IL PROBLEMA SENZA DIFESA D’UFFICIO

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Ci dispiace constatare che la replica dell’assessore all’ambiente Lucchi sul tema dei livelli di polveri sottili in città non entri nel merito del problema, limitandosi a tentativi di rassicurare i cittadini, senza fornire però dati concreti rassicuranti sulla situazione e sull’ impegno di questa Amministrazione nell’ affrontare il problema.

Abbiamo riportato un dato di realtà, uscito sulla stampa, relativo al  monitoraggio sulla qualità dell’aria, ed abbiamo evidenziato il perché non fosse esaustivo, contestualizzando i dati in base a competenze in materia.  Questo perché per fare le pianificazioni strutturali di cui parla l’assessore è necessario conoscere il livello reale del problema. Come si fa a riferire in Regione se non si utilizzano gli stessi parametri di misurazione ?Ci dispiace constatare che la replica dell’assessore all’ambiente Lucchi sul tema dei livelli di polveri sottili in città non entri nel merito del problema, limitandosi a tentativi di rassicurare i cittadini, senza fornire però dati concreti rassicuranti sulla situazione e sull’impegno di questa Amministrazione nell’affrontare il problema.

Non siamo i soli in città ad aver sollevato il problema delle centraline. Speriamo ora che l’Assessore e la giunta vogliano affrontarlo in maniera trasparente e netta, senza sviare verso l’inutile polemica verso chi pone questioni.

Incoronare Cesena come la meno inquinata, senza utilizzare gli stessi parametri di misura delle altre città, non risolve il problema, come non lo faranno politiche di mobilità sostenibili praticate, a nostro giudizio, a macchia di leopardo, ma questo attiene alla pianificazione.

E’ evidente che se il monitoraggio non viene effettuato nei luoghi di maggiore intensità di traffico, non può dare un quadro esauriente della qualità dell’aria nella nostra città. E questo non significa che i monitoraggi non vengano effettuati in modo serio, ma vuol dimostrare che tali indagini   sono condotte in modo da non evidenziare le zone di maggiore criticità.  Prendiamo ad esempio la già citata via Padre Vicinio da Sarsina, una vera e propria circonvallazione,  su cui si affaccia tra l’altro la scuola del Sacro Cuore , trafficata giorno e notte,   possiamo forse  dire   che anche qui   si sono verificati solo i 5 fatidici sforamenti, che hanno decretato Cesena il capoluogo meno inquinato dell’Emilia Romagna,  come  Sindaco ed Assessore hanno ripetutamente sottolineato,  tanto per rassicurarci? O il quadro è ben diverso?

Possiamo attestare con certezza che  i bambini che frequentano tale scuola respirano  un’aria accettabile e che la loro salute è  tutelata?   Per di più basandoci  su  dati, che si vorrebbero  validi per tutti, secondo l’arcinota legge  statistica   del pollo e del mezzo pollo? Come può essere garantito il diritto ad una migliore qualità di vita agli abitanti della Cervese, della via Emilia, della via Ravennate,  quando non viene loro nemmeno garantito il diritto di conoscere l’esatta condizione in cui   vivono?

Come può l’assessore Lucchi attestare che non è la posizione delle centraline a fare la differenza? Ha forse predisposto una campagna di indagine sulla qualità dell’aria nelle zone in cui vivono le persone più esposte?  Eppure dovrebbe essere    compito precipuo della Pubblica Amministrazione quello di farsi carico delle persone più fragili o più a rischio, anziché emanare proclami di rassicurazione, spesso contro ogni evidenza, in tema  ambientale ( e non solo).

A nostro avviso, le comunicazioni che non entrano nel merito potrebbero sembrare maldestri tentativi per non far aumentare nella comunità la percezione del rischio e con essa anche la conseguente constatazione  dei mancati provvedimenti atti a farvi fronte.

Cesena, 6 febbraio 2017, Movimento Cesena Siamo Noi