L’ottima notizia tanto attesa è arrivata: l’Azienda USL ha espresso parere contrario alla Variante al PRG in zona agricola a Diegaro di Cesena per quanto riguarda l’accordo di programma fra Jolly Service e Comune di Cesena. Di conseguenza la Giunta Lucchi dovrà fare marcia indietro su questa ennesima operazione speculativa.
In sintesi questa è la storia: la Giunta Lucchi a fine 2013 aveva siglato l’Accordo con le ditte Jolly Service spa, Calcestruzzi del Savio e A.T.I. di Mariani & C. per promuovere la realizzazione di un complesso produttivo in località Torre del Moro-Diegaro per complessivi 143.000 mq, di cui 77.000 mq di proprietà della Jolly Service, secondo il vigente Prg destinati ad agricoltura.
L’area era già stata inserita una prima volta come area edificabile nel Prg con la Variante N. 1/2010, ma a seguito dei pareri fortemente negativi espressi da Provincia, Arpa, A.Usl, l’Amministrazione comunale era stata costretta ad uno stop. Il bi-sindaco Lucchi ci ha così riprovato, appunto a fine 2013. E’ quindi il secondo no che Lucchi riceve dalla A.Usl. Molto fa ritenere che il sindaco stia andando incontro ad una seconda bocciatura.
Le riserve degli enti sopracitati circa l’opportunità di trasformare tale area da agricola a produttiva erano molteplici: la non ammissibilità, nella zona, di attività potenzialmente inquinanti (art. 28 P.T.C.P.), le carenze infrastrutturali di collegamento fognario, le criticità nel servizio idrico ed energetico, le emissioni atmosferiche ed acustiche derivanti dalle attività produttive in area a ridosso di abitazioni, le dinamiche di traffico pesante indotto, la localizzazione isolata rispetto al produttivo esistente, gli alti livelli di subsidenza. Soprattutto però era ritenuta ostativa la presenza di pozzi di alimentazione dell’acquedotto.
I terreni che circondano questi pozzi sono infatti soggetti a tutela per impedire la contaminazione di acqua destinata al consumo umano. Secondo l’art. 94 del D.Lgs. 152/2006 è prevista una zona di tutela assoluta entro un raggio di 10 mt dal pozzo ed una zona di rispetto che impone il divieto, entro un raggio di 200 metri, di insediamenti e svolgimenti di specifiche attività umane, tra cui la dispersione nel sottosuolo di acque meteoriche provenienti da piazzali e strade. L’area ricade per buona parte nel vincolo, ma la Giunta Comunale, benché perfettamente a conoscenza della situazione, decise di siglare ugualmente l’Accordo.
A noi tocca prima di tutto di ringraziare il Comitato Lupa – Comitato di Liberazione dal Cemento, che, nell’interesse collettivo, ha sempre tenuto alta l’attenzione sul caso, inoltrando agli enti competenti argomentate e corpose relazioni sull’incompatibilità ambientale e urbanistica dell’area soggetta a trasformazione urbanistica: da agricolo a edificabile.
Come Movimento “Cesena SìAmo Noi” siamo convinti che l’insediamento di nuove aree produttive vada pianificato molto attentamente, in maniera trasparente, poiché potrebbe comportare criticità infrastrutturali e gravi rischi legati all’inquinamento delle falde, provocando danni a lungo termine per la salute delle persone e dell’ambiente, come nel caso di Jolly Service.
Riteniamo quindi che sia più ragionevole tutelare il patrimonio rurale e la salute dei cittadini destinando lo sviluppo delle aziende all’interno dei numerosi ambiti polifunzionali esistenti, come ad esempio le aree già urbanizzate ed invendute, le aree PIP o SAPRO già presenti in PRG, o ancora le eventuali aree da riqualificare.
Cesena, 12 luglio 2014
I coordinatori del Movimento “Cesena SìAmo Noi”:
Gianluca Amadio, Davide Fagioli, Piero Guiducci, Vittorio Valletta, Davide Fabbri, Vania Santi.