04/11/17 – CENTRO CINEMA E CINETECA: RAPPORTO SBILANCIATO NELLA NUOVA CONVENZIONE 

Il rinnovo della convenzione con la Cineteca di Bologna è stato presentato giorni fa in incontri pubblici e in commissione consiliare. Come CSN abbiamo evidenziato, sulla base delle informazioni parziali fornite ai consiglieri, criticità, già evidenti nel 2015, che, unici tra le forze politiche, abbiamo segnalato in commissione.

La Cineteca bolognese è partner competente nella conservazione delle pellicole e nella programmazione e con Cesena ha collaborato già in passato, ma dissentiamo nettamente in ordine al rapporto sbilanciato, che si è voluto instaurare tra la Cineteca e il nostro centro cinema. La convenzione con Bologna verrà infatti rinnovata per 4 anni, con un aumento di fondi a 80.000 euro l’anno, dopo quelli per la Malatestiana e il Teatro Bonci, in pratica il maggiore finanziamento in città per un istituto culturale. Quale futuro si profila a lungo termine per il Centro Cinema se continuiamo ad affidarci alla curatela bolognese, senza investire stabilmente nel “nostro”, sia come risorse umane che come valorizzazione dell’esperienza accumulate in più di un trentennio di attività nel territorio?

Sulle attività di riordino e schedatura dell’archivio, svolte in passato dall’ente regionale preposto l’IBC, segnaliamo all’assessorato scarsa chiarezza di compiti e di finanziamenti. La cineteca dovrebbe occuparsi di digitalizzazione e imbustamento dei negativi, ma perché questa attività non può essere svolta a Cesena, potenziando le attività già svolte in passato in Malatestiana sui suoi fondi?

Da tempo infatti chiediamo che la Biblioteca si attrezzi con laboratori suoi per poter svolgere e far svolgere questo tipo di attività, che coniuga fondi storici e nuove tecnologie. Ci appare incomprensibile, prima ancora che illogica e un puro spreco, la scelta di adeguamento del Terzo Lotto della Malatestiana a centro cinema (con una sala di proiezioni) che pure, come noto, ha una sua sede, invece che a funzioni avanzate di biblioteca, laboratori e spazi per ragazzi e bambini.

Vi è poi lo scarso investimento sul personale locale, a cui dipende il futuro dell’archivio, che viene potenziato riguardo ad un solo aspetto, la didattica, che, per quanto vitale, non può divenire l’attività unica. L’ufficio cinema ha attualmente, nell’unica figura rimasta del direttore, un patrimonio di procedure, conoscenze, competenze e relazioni che, se non verrà tramandato nei prossimi anni, si prefigura come una perdita immane che va affrontata subito.

I dati di affluenza a eventi e rassegne degli ultimi due anni vengono presentati per sottolineare il trend positivo, ma il periodo di riferimento è limitato per capire le potenzialità reali e non tiene conto dei forti tagli degli anni precedenti, di cui la responsabilità politica ricade in campo a giunte PD ed alleati. Hanno tolto acqua al cavallo e il cavallo ha rischiato di stramazzare a terra. Ha resistito solo grazie all’abnegazione di chi, nonostante il disinvestimento da parte dei superiori politici e amministrativi, ha lavorato con passione e competenza.

Ci chiediamo perché si sia deciso di investire sull’affidamento esterno, piuttosto che sul potenziamento di un Centro Cinema Città di Cesena 2.0 o anzi 3.0, che torni a radicarsi nel futuro della città. Questa sorta di “esternalizzazione” , che porta ad operazioni come il cambio di nome e marchio di fabbrica per il concorso Cliciak, ci viene presentata come una necessità: per guardare al futuro e al di fuori dei confini locali. Al contrario Lucchi & Co. con questa convenzione esprimono una visione di breve durata, quella della convenzione e della volontà di gestire in esterno le attività del centro, e di corto raggio, senza consapevolezza delle innumerevoli collaborazioni che il centro cinema ha da sempre coltivato e che tradisce il naturale territorio di riferimento, la Romagna. E’ centrale per CSN che, invece di una delega ad altri, si attui un coordinamento con i comuni vicini, Rimini, Forlì, Ravenna, Faenza su questo tema, dove Cesena abbia una sua autonomia e ruolo. Altrimenti Destinazione Turistica Romagna, obiettivo dichiarato di questa amministrazione, rischia di essere solo un lustrino da sbandierare sotto gli occhi dei creduloni.

CSN chiede sia attivato questo percorso operativo con gli altri comuni romagnoli, che i finanziamenti vengano investiti impiegando personale per l’archivio e un referente competente per la programmazione in collaborazione con la cineteca, che si investa in un laboratorio di digitalizzazione in città e si attivi un comitato scientifico di esperti che conosca il centro cinema e collabori alla ideazione e programmazione delle attività. Riguardo alla società civile, ci auguriamo che si possa dar vita ad un’associazione di Amici del San Biagio. Cesena deve mantenere la regia della gestione e della programmazione in relazione ad uno dei patrimoni per cui va giustamente orgogliosa.

Cesena SìAmo Noi, 4 novembre 2017

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