Emergenza casa.

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Finalmente qualche ammissione da parte dell’Assessore Benedetti : il Fondo Sociale per l’affitto non  risponde, se non in  misura ridotta ai bisogni abitativi di quella fascia di cittadini, per altro in crescita, che si trova a vivere condizioni economiche difficili , spesso anche  estreme.

Si tratta di interventi economici  come il Movimento CesenaSiamoNoi sta dimostrando  da tempo,  di tipo riparativo, misure  parziali e non risolutive al fine di garantire il riconoscimento dei  diritti e condizioni   di vita dignitose ad ogni cittadino.  Soprattutto  quando  manca una politica  della casa  rigorosa  e prioritaria,  nel far fronte a quella  che si può definire, anche nel nostro  territorio,una vera e propria emergenza abitativa

Per politiche della casa si intendono interventi di tipo strutturale , di cui nessun ente preposto pare oggi volersi far più carico. Nè lo stato, nè le regioni nè tanto meno i Comuni, che per legge ne avrebbero preciso mandato. Anche il Comune di Cesena non è da meno:  anzichè acquisire e mettere a disposizione dei non abbienti un numero di  alloggi adeguati, si muove  in perfetta coerenza con la linea regionale, che sta dando all’ assistenzialismo economico  la massima priorità e ormai l’esclusività degli interventi sociali in campo abitativo, quasi fossimo ritornati, con un cammino a ritroso rispetto alle conquiste di qualche decennio fa, ai tempi dell’assistenza-beneficenza . E ne fa una campagna mediatica, rendendosi  poi conto, come in questo caso, in ritardo , di aver suscitato delle aspettative,  rimaste la maggior parte deluse. Bel risultato davvero!!

A seguito del dibattito avviato da CesenaSiamo Noi sul progetto Novello e nelle relative commissioni consiliari si è fatto  alla fine il punto il punto su queste annose questioni sociali.

Per la prima volta l’Ass. Benedetti, ha finalmente chiarito che tale opera non risponde ai bisogni di chi è in una situazione di estremo bisogno, di chi affolla le liste per le case popolari, di chi è privo di reddito, di chi è sfrattato, ma  bensì di un’altra fascia di popolazione per altro indefinita, se non per i requisiti economici,  sufficienti a sostenerne i costi. Costi tali per cui i non abbienti non avranno alcuna possibilità di accedere al  tipo di soluzioni previste dal progetto Novello

Per questo, avendo Cesena SiamoNoi chiesto di esplicitare che cosa si è fatto e che cosa c’è in previsione per le persone in condizioni di estrema povertà abitativa (8.000 disoccupati, 1500 famiglie povere, 459 domande per l’assegnazione di case popolari, situazioni per altro da tempo note e  riportate dallo stesso Sindaco),  l’Assessore Benedetti non ha potuto  far altro che riconoscere  il vuoto sul piano degli investimenti e  della ricerca di soluzioni strutturali, ribadendo però e caldeggiando la validità come misura sostitutiva, del Fondo per l’affitto ed di altre provvidenze economiche.

Della cui limitatezza ora i fatti stanno a dimostrare il contrario.

Sono rimaste senza risposte domande specifiche quali :

– quante nuove abitazioni per i nuclei in condizioni di grave indigenza sono stati  realizzati od acquisiti  dall’inizio legislatura?

-quanti alloggi  di Edilizia residenziale Pubblica , sono stati ripristinati,  tra quelli vuoti perchè in attesa di interventi di ristrutturazione, in modo da renderli disponibili?

– quanti sono invece  stati (s)venduti, così da ridurre la già insufficiente dotazione di risorse comunali per i più indigenti?

Tanto da far  rilevare come a fronte di un  enorme   investimento   di  risorse pubbliche  e private(con garanzie sempre a carico della Pubblica Amministrazione)  per il progetto Novello, i cui destinatari rimangono abbastanza indefiniti,   le politiche della casa in risposta ai bisogni certi, quantificati ed irrisolti da anni,  dei più indigenti,  si riducano al nulla o poco più.

Cesena,  20 maggio 2016                                                                            Tiziana Lugaresi

10 maggio Assemblea Movimento CesenaSiamoNOI @ sede Quartiere Fiorenzuola

 

E tutti ‘ indetta per martedi 10 maggio alle ore 20,30 presso la sede del quartiere Fiorenzuola , in via Moretti 261, l’Assemblea del Movimento CesenaSiamoNoi, aperta a i cittadini, con particolar riferimento ai residenti in quanto verra’ dato ampio spazio alla discussione sulle problematiche del quartiere Fiorenzuola.

Sarà l’occasione per Movimento CesenaSiamoNoi per delineare i temi per le prossime azioni, con la presentazione dell’iniziativa “ADOTTA UN PROGETTO”. Verrà inoltre fatto il punto sull’attività dei gruppi di lavoro, in particolare Urbanistica e Welfare, dopo l’ intenso impegno degli ultimi mesi sulle grandi questioni sollevate dal Movimento stesso, negli incontri con i cittadini e nelle sedi istituzionali, inerenti il Progetto Novello, il Montefiore, il quartiere Ex Zuccherificio, il tema della marginalità e degrado urbano, la sicurezza, il gioco d’azzardo.

Per concludere con l’ aggiornamento sul bilancio del Movimento, varie ed eventuali.

L’invito è a partecipare.

Movimento Cesena SìAmo Noi – info.cesenasiamonoi@gmail.com  Cesena, 9 maggio 2016

AREA EX ZUCCHERIFICIO. TENTATIVO DI UNA POLITICA INTEGRATA. RIGENERAZIONE E INCLUSIONE SOCIALE. DUE MOZIONI DI CSN

 

Consiglio Comunale 28 aprile 2016.

Il movimento Cesena Siamo Noi attraverso il proprio Consigliere, Vittorio Valletta, presenterà questo giovedì 28 aprile in Consiglio Comunale due mozioni che riguardano l’area dell’Ex Zuccherificio:  una sul tema dell’inclusione sociale Rom e Sinti, in relazione ad una situazione di degrado che persiste da quasi dieci anni e una e sul tema centrale della rigenerazione partecipata e del coinvolgimento civico.Entrambe riguardano l’area Ex-Zuccherificio e sono il frutto di un percorso di analisi e partecipazione del movimento insieme ai cittadini i quali, in seguito ad esso, hanno deciso di formare un comitato (“ZuccheriVivo”) che inizierà un suo autonomo percorso. Due aspetti dell’area, degrado sociale e riqualificazione, che il Movimento Cesena SìAmo ha deciso di portare avanti insieme, convinto che senza affrontare l’uno non si agisca sull’altro e che senza politiche integrate non vi possano essere risultati efficaci.

La mozione sull’inclusione sociale Rom intende chiedere un impegno riguardo alla situazione di grave degrado e di esclusione sociale relativa ad alcuni rom che, da un decennio, stanno dormendo nell’area tra ponte Europa e ex Zuccherificio.  La mozione chiede l’utilizzo degli strumenti messi in campo dalla Giunta Regionale, attraverso prima la legge regionale del luglio 2015. La legge regionale si muove secondo le direttive europee che hanno già ampiamente superato la logica dei campi rom (rilvelatisi strumenti ghettizzanti e generatori di ulteriori problemi) e cercano invece un approccio che si basa su quattro assi prioritari (abitare, salute, educazione/istruzione e formazione/lavoro) nella direzione di risolvere situazioni di forte degrado, insicurezza e tensione sociale. Gli insediamenti di persone appartenenti alle comunità Rom e Sinti a Cesena riguardano ancora poche persone, ma la situazione  persiste senza soluzione da dieci anni, quindi va affrontata prima che rischi di dilagare, come ci fa temere la congiuntura internazionale.

In riferimento al tema della tensione sociale riteniamo che lasciare in stato di degrado famiglie rom, già vittime di pregiudizio per la loro provenienza etnica, non faccia altro che esacerbare la marginalità. Con scadenza il 9 maggio, la giunta regionale PD ha inoltre messo in campo un milione di euro con un finanziamento a copertura dell’80% delle spese sostenute, che riguarda non solo la transazione abitativa dei rom ma anche tutta una serie di servizi estremamente importanti per la convivenza con i cittadini cesenati stessi (azioni di accompagnamento, sostegno all’autonomia, alla salute e di mediazione sociale dei conflitti). Chiediamo all’amministrazione di utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalla giunta per predisporre una politica integrata a supporto di una situazione di emergenza che non può più essere passata sotto silenzio.
Va dato atto che, da anni i residenti ed esercenti dell’area ex-Zuccherificio hanno da soli supportato le conseguenze di un utilizzo non consono di luoghi, con l’intervento di forze dell’ordine, operatori di strada ma senza una politica integrata di cui si sarebbero dovuti necessariamente far carico i servizi sociali. che si troveranno ora a dover gestire una situazione incancrenita da anni. Una situazione, tra l’altro, potenzialmente conflittuale e che in realtà, indipendentemente dai singoli atteggiamenti di intolleranza o aiuto, non ha dato mai vita a conflitti aperti. L’attenzione sul tema è stato il motivo catalizzatore di un percorso di coinvolgimento dei residenti ed esercenti, che hanno seguito con dibattito civile la questione rom allargandosi in seguito alla questione della rigenerazione della zona, che si è concentrata su diversi aspetti da rigenerare, partendo dal verde, dall’illuminazione fino dall’utilizzo degli spazi pubblici.

Da questo percorso è nato il comitato “ZuccheriVivo” che il Movimento Cesena Siamo Noi ha voluto supportare attraverso queste mozioni e che d’ora in avanti si muoverà in forma autonoma e indipendente dalla lista civica. La mozione vuole segnalare questo percorso all’amministrazione e chiedere che i prossimi passi sull’area siano frutto di una partecipazione con i cittadini, che per primi conoscono e animano la zona, nonostante le problematiche con un forte senso civico.  Tale comitato è stato occasione di strutturarsi per una comunità di cittadini con forte motivazione e partecipazione: elementi che sempre più ci sembrano da valorizzare perché in drastico calo.

Le mozioni sono state portate avanti insieme, perché non è possibile dare attenzione ad uno solo dei due aspetti e senza partecipazione dal basso, come invece è stato fatto sinora dall’amministrazione. Chiediamo di dare un forte segno in senso opposto.
Consapevoli che il dibattito sia stato delicato e ringraziando i molti (cittadini, residenti, esercenti, consiglieri di quartiere e comunali, forze politiche, comitati e associazioni) che  hanno condiviso questo percorso, ci auguriamo che siano a presenziare al consiglio sia il gruppo Rom sia il Comitato, per seguire le mozioni che li riguardano da vicino e che l’amministrazione colga l’invito ad occuparsene con apertura.

Movimento Cesena SìAmo noi
www.cesenasiamonoi.it – info@cesenasiamonoi.it

27 aprile 2016